lunes, 12 de diciembre de 2005

Proverbi N - V

Nella botte piccola c'è il vino buono.

Nella casa non c'è pace se canta la gallina e il gallo tace.

Ne uccide più la gola che la spada.

Non c'è due senza tre.


Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.

Non dire quattro se non l'hai nel sacco.

Non è amico mio quel che risparmia il suo e mangia il mio.

Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace.

Non è ricco chi possiede ma chi meno ha bisogno.

Non è tutt'oro quello che riluce.

Non puoi avere botte piena e moglie ubriaca.

Non stuzzicare il can che dorme.

Non tutti i mali vengono per nuocere.

Occhio per occhio, dente per dente.

Occhio non vede, cuore non duole.

Ogni casa ha solaio, cesso, fogna e acquaio.

Ogni botte dà il vino che ha.

Ogni lasciata è persa.

Ogni promessa è debito.

Ognuno è fabbro della sua fortuna.

Olio, aceto, pepe e sale fan saporito pure uno stivale.

Paese che vai usanza che trovi.

Parla poco, ascolta assai e giammai non fallirai.

Parlare a nuora, perché suocera intenda.

Passata la festa, gabbato lo santo.

Patti chiari, amicizia lunga.

Peccato confessato, mezzo perdonato.

Per ingannare un furbo, ci vuole un furbo e mezzo.

Quando arriva la minestra non c'è più sinistra o destra.

Quando a tordi, quando a grilli.

Quando il piccolo parla il grande ha sparlato.

Quando la fame entra dalla porta, l'amore esce dalla finestra.

Quando la nave affonda, i topi scappano.

Quando la pera è matura, cade da sola.

Quando sono troppi i galli a cantare, non si fa mai giorno.

Quando tutto è di tutti, i tempi sono brutti.

Quando vien la candelora dall'inverno semo fora.

Raglio d'asino non sale al cielo.

Ride bene chi ride ultimo.

Rispetta il cane per il padrone.

Sacco vuoto non sta in piedi.

Sbagliando s'impara.

Scherza coi Fanti e lascia stare i Santi.

Se ai sessanta sei vicino, lascia le donne e scegli il vino.

Se hai i soldi siedi altrimenti stai in piedi.

Se hai per amico un orso, avrai bisogno di soccorso.

Se non è zuppa è pan bagnato.

Se non t'aiuta la scienza, affidati alla provvidenza.

Se sei onesto Dio farà il resto.

Se son rose fioriranno, se son spine pungeranno.

Se vuoi che la roba si faccia, chiudi la bocca e muovi le braccia.

Se vuoi star bene, mangia poco e dormi bene.

Si dice il peccato, non il peccatore.

Si è prima garzone e poi maestro.

Soldato che fugge, buono per un'altra volta.

Sono meno ridicoli i difetti che le qualità che non abbiamo.

Sono sempre gli stracci che vanno per aria.

Stretta la foglia, larga la via, dite la vostra che ho detto la mia.

Tanto la va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino.

Tieni la bocca chiusa, se non vuoi che ti sfugga l'oro di bocca.

Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare.

Tra moglie e marito non mettere il dito.

Tra prendere o lasciare occorre ben pensare.

Trotto d'asino dura poco.

Tu sei volpe e io tasso, tu sei furbo ma io ti passo.

Tutti i nodi vengono al pettine.

Tutto è bene quel che finisce bene.

Uccello in gabbia non canta per amor, canta per rabbia.

Una ciliegia tira l'altra.

Una grande paura nessun medico la cura.

Una mano lava l'altra e tutte e due lavano il viso.

Una mela al giorno leva il medico di torno.

Una noce da sola, non suona nel sacco.

Una pianta che ha molti frutti non li matura tutti.

Una rondine non fa primavera.

Un bel gioco dura poco.

Un po' per uno non fa male a nessuno.

Uomo avvisato, mezzo salvato.

Va con chi è meglio di te e pagagli le spese.

Vecchiaia con pazienza prolunga l'esistenza.

Vedere e non toccare è una cosa da crepare.

Vesti un palo che bel t'appare.

Vive bene chi prende il mondo come viene.

Voce di popolo, voce di Dio.

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